Confía en el tiempo, que suele dar dulces salidas a muchas amargas dificultades.
Prima e seconda supposizione.
§.XI. Ad evidenza dunque delle cose da dirsi, due sono le supposizioni da farsi: la prima si è, che l'acqua naturalmente si muove allo ingiù; la seconda, che l'acqua è un corpo labile naturalmente, e non terminabile per termine suo proprio. E se alcuno negasse questi due principii, o l'uno di essi, la determinazione non sarebbe per lui, poichè contra uno che nega i principii di qualche scienza, non deesi disputare in quella scienza, come desumesi dal I della Fisica; imperocchè sono questi principii ritrovati dal senso e dalla induzione, cui spetta ritrovar tali cose, com'è manifesto dal I a Nicomaco.
Distruzione del primo membro.
§.XII. A distruggere adunque il primo membro conseguente dico, che è impossibile ester l'acqua eccentrica; il che dimostro così: Se l'acqua fosse eccentrica, tre effetti impossibili ne seguirebbero; de' quali il primo è, che l'acqua sarebbe naturalmente mobile all'insù ed all'ingiù; il secondo, che l'acqua non muoverebbesi all'ingiù per la medesima linea colla terra; il terzo, che si asserirebbe equivocamente la gravità di questi corpi: le quali cose tutte non solo veggonsi essere false, ma eziandio impossibili. La conseguenza dimostrasi a questo modo: Sia il cielo la circonferenza, nella quale sono poste tre croci; l'acqua ove due; la terra ove una; e sia il centro del cielo e della terra nel punto A; il centro poi dell'acqua eccentrica nel punto B, siccome apparisce nella figura qui di contro segnata.
Dico adunque, che se l'acqua sarà in A, ed abbia un passaggio, è naturale che si muoverà in B; giacchè ogni parte grave naturalmente muovesi verso il centro della propria circonferenza: ed il muoversi da A a B essendo un muoversi all'insù; ed essendo A semplicemente allo ingiù, rispetto a tutte le cose; l'acqua si muoverà naturalmente all'insù: lo che era il primo impossibile, che dicevasi seguire. Inoltre sia una gleba della terra in Z, ed ivi sia una quantià d'acqua, nè siavi ostacolo: muovendosi dunque, come si è detto, ogni corpo grave verso il centro della propria circonferenza, la terra si muoverà per linea retta ad A, e l'acqua per linea retta a B; ma bisognerà che ciò avvenga per linee diverse, come vedesi nella sovrindicata figura; lo che non solo è impossibile, ma si farebbe a riderne lo stesso Aristotele, se ciò udisse: e questo era il secondo che doveasi dichiarare. Il terzo poi dichiaro a questo modo: Gravità e leggerezza sono passioni de' corpi semplici, che muovonsi con moto retto; e i corpi leggieri muovonsi all'insù, ed i gravi allo ingiù. Imperocchè per grave e leggiero intendo ciò ch'è mobile, secondo che dice il Filosofo nel Cielo e nel Mondo. Se dunque l'acqua si muovesse verso B, e la terra verso A; essendo ambidue corpi gravi, si muoveranno in diverso modo allo ingiù; di che non può essere una sola ragione, essendo uno semplicemente allo ingiù, l'altro invece secondo la qualità. E la diversità nella ragione de' fini mostrando la diversità in quelli, che sono per se stessi; è manifesto, che sarà nell'acqua e nella terra una diversa ragione di fluidità: e la diversità di ragione facendo equivoco colla identità del nome, come apprendesi dal Filosofo ne' suoi Antipredicamenti; ne consegue che equivocamente si pronuncia la gravità dell'acqua e della terra: e ciò era il terzo membro della conseguenza, che doveva dichiararsi. Così adunque è manifesto per vera dimostrazione del genere di quelle, colla quale ha dimostrato non esser ciò, vale a dire che l'acqua non è eccentrica: il che formava il primo della successiva principal conseguenza, che dovevasi distruggere.
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